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<<Ho sentito un nodulo al seno!>>

Talvolta è iniziata così, la "storia" di tante pazienti...

"Dottoressa, ho sentito un nodulo al seno..."

L'ho sentito mentre spalmavo una crema sulla mammella...

L'ho sentito in fase pre-mestruale ma passato il ciclo è ancora quá...

L'ho sentito mentre facevo la doccia…

L'ho fatto sentire al mio medico di base che mi ha prescritto subito un esame di approfondimento ...

L'ho sentito da un pò di tempo ma se fá male non devo preoccuparmi, vero?

L'ho sentito dopo un mese che sono rimasta incinta ,d'altronde è normale che la mammella si modifichi in gravidanza, giusto?

.. una storia composta da pezzetti di tante storie vere, e con queste poche righe spero di poter fare un po' di chiarezza su molti stereotipi che riguardano la malattia.

….Dottoressa... non si poteva prevenire?

Prevenire....

Prevenire è meglio che curare... È un detto che non vale per quanto riguarda la senologia, perché non esiste una vera e propria prevenzione 'primaria' ovvero il poter agire sulle 'cause' della patologia mammaria, ma esiste solo una prevenzione 'secondaria' ovvero una diagnosi precoce in modo tale che la patologia sia curabile in stadio pre-clinico, che è l' obiettivo della prevenzione senologica.

Un’obiettivo purtroppo non applicabile a tutti i casi: perché negli ultimi anni abbiamo imparato che c’è tumore e tumore, anche alla mammella. Nonché donna e donna. Mammella e mammella, per cui oggi ci viene richiesto che l’intero approccio, dagli screening all’iter diagnostico, trattamento e follow-up sia il più possibile personalizzato.

E nonostante le svariate campagne di screening e di prevenzione secondaria sul tumore alla mammella la maggior parte dei tumori giunge ancora all' osservazione del senologo perché è stato palpato dalla paziente.

Possiamo dunque concludere con raccomandazioni rivolte a tutte le donne, sottolineando che gli esami quando hanno esito negativo per patologia, devono essere ripetuti annualmente salvo diversa sintomatologia clinica intercorrente durante i 12 mesi di intervallo, tale sintomatologia anche qualora dovesse comparire il mese dopo o due-tre mesi dopo l'esame annuale risultato negativo per patologia, deve essere sempre riferita al senologo di riferimento ed indagata tempestivamente.

Riassumo brevemente quattro segnali macroscopicamente valutabili dalla paziente da riferire al senologo di riferimento, aggiungo anche un quinto segnale non trascurabile che è dato dalla secrezione ematica non provocata dal capezzolo.

Concludo dicendo che la prevenzione del tumore alla mammella deve iniziare a partire dai 20-25anni con la visita senologica accompagnata dall'ecografia mammaria ,con istruzioni alla paziente su come eseguire correttamente l'autopalpazione con regolarità ogni mese. Si prosegue con i controlli annuali che a partire dai 35 anni saranno affiancati anche alla mammografia ,da anticipare eventualmente solo in caso di necessità, in donne più giovani. Solo se c’è l’ipotesi di una predisposizione genetica è previsto un percorso specifico di prevenzione/sorveglianza ad hoc.

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